Cronaca - La cena del Quinquennale
Straordinaria, storica serata, quella trascorsa presso la trattoria "La Massara" di Gibellina, dove ieri il Clan dei Parassiti ha festeggiato il "Quinquennale", ovvero il proprio ingresso nel quinto anno di vita ufficiale.
Diciannove Parassiti più un ospite hanno preso parte alla cena celebrativa, arricchita da alcuni elementi che l'hanno già tramandata ai posteri e alle nubi della leggenda.
Nonostante la quasi contemporanea elezione del nuovo Pontefice Francesco, tutti i componenti del Clan si sono ritrovati puntuali all'appuntamento in Piazza Parassiti, presso l'edicola dell'amico Fabio. Un lieve ritardo è stato registrato da parte del Longo e di Cicciopalma, mentre il rientrante Pacopegna, con Tonicienneà e Giovanni, ospite di turno, attendevano a pochi chilometri lungo la statale 115.
Sotto una pioggia battente e senza tregua, la spedizione è partita attorno alle 20,35 alla volta della destinazione stabilita. Dopo il rendez-vous "on the road" e in circa cinquanta minuti di marcia, resi lenti dall'acquazzone e dalle pozzanghere, le quattro auto sono arrivate presso la Massara. Dove ad attendere c'era già il Fratello, giunto da altra località per motivi di lavoro.
La calorosa accoglienza del sig.Franco, subito calatosi nella parte di padrone di casa e sparring-partner, ha aperto la serata, il cui primo atto è stato la consegna della maglia al rientrante Pietro "Pacopegna". Il ritorno di Pacopegna ha definitivamente completato l'organico del Clan, con il reinserimento di tutti i Parassiti Fondatori.
Pacopegna infatti, assieme al Nigno ieri assente per problemi di salute, è stato insignito dell'icona di "Parassita Emerito". Andando a indossare una maglia di un blu leggermente più chiaro, proprio per distinzione.
Quindi il Presidente "U Foddre", dopo aver posizionato al centro della tavolata la mascotte, ha pronunciato, in un locale pieno di gente e davanti all'amata assemblea parassitaria, il discorso celebrativo del Quinquennale, il cui testo integrale andremo a pubblicare in un prossimo articolo.
Punti salienti del discorso sono stati "l'entusiasmo" dei componenti, dote necessaria per ciascuno dei membri, mancando la quale "è meglio fare un passo indietro". E la filosofia del Clan, che è quella dissacrante di "prendere per il culo il mondo".
Quindi,dopo l'inizio della cena con un antipasto rustico di caponata, carciofi, salame, formaggi, panelle e ricotta, completati da alcune pizze tagliate a spicchi, sono state annunciate le promozioni già ventilate. "Poldosbaffini" diventa Vice-Presidente, "U Calabrise" lo sostituisce nel ruolo di Team-Manager e "U Figghiozzo" diventa vice Team-Manager, con l'incarico di "valutatore".
Brindisi augurale con il vino etichettato "Clan dei parassiti" e applausi per tutti.
Il primo piatto, le busiate al sugo con salsiccia, spek e melenzane, è arrivato puntuale.
Magistralmente portato a tavola dall'amico Franco, che ha mostrato con orgoglio la creatura "regina" del proprio locale.
Servita in tradizionale "maiddre" di legno, la pietanza ha spopolato tra gli "artigli dei Parassiti, che si sono avventati sulla stessa visto il crescente appetito, stuzzicato dalle cerimonie d'apertura.
Quindi una dozzina di stinchi di maiale al forno sono stati poggiati sulla tavola, con i Parassiti che li hanno condivisi, trangugiati e metabolizzati. Poi una venti di "tocchi" di salsiccia, ottimi per "togliere lo sdegno".
Nel frattempo diverse foto di rito, che andranno ad arricchire l'album storico del Clan.
Molte anche le richieste d'immortalare questi momenti storici da parte di altri avventori della trattoria, incuriositi prima e affascinati poi, dalla straordinaria e colorata organizzazione del Clan. Oltre che dalla tipologia delle cerimonie in corso.
Quella che vediamo qui sopra, ad esempio, è la foto che ritrae tutto assieme il nucleo originario del Clan. Manca soltanto il Nigno, che, come detto, è stato tenuto a casa da una fastidiosa forma d'influenza virale.
Prima della conclusione sono state scattate anche le tradizionali foto di gruppo, come quella che vedete in cima all'articolo. Poi l'amico Franco è stato omaggiato, come ormai avviene da tempo, del gagliardetto del Clan e, per stavolta, anche della bottiglia di vino celebrativa.
Hanno provveduto alla consegna il Presidente e il Vice-Presidente.
Franco ha subito affisso il gagliardetto sulla parete che domina il bancone principale del locale. piantando un estemporaneo chiodo, e ha posato la bottiglia su una consolle dello stesso.
Lo stesso Franco ha poi ricambiato offrendo al Clan la bottiglia di spumante per il brindisi augurale di fine serata. La bottiglia, stappata dal Presidente, ha fatto il giro dei bicchieri di tutti i Parassiti.
Quindi, come già avvenne a Salemi e come sarà ormai per sempre, l'ultimo atto. Quello di chiusura. La deposizione della mascotte nella custodia. Atto che mette fine all'ufficialità della serata.
Infine, in maniera formale, a ogni Parassita è stata regalata la suddetta bottiglia con etichetta celebrativa e l'adesivo del Clan.
La carovana è quindi ripartita, approfittando di una pausa nelle ire di Giove Pluvio, alla volta di casa.