Araldica - La storia dello stemma
Lo stemma dei Parassiti, riportato sulle maglie e sul gagliardetto, nasce quasi per caso.
Nasce infatti dalla raffigurazione pittorica che un'azienda di prodotti per la protezione degli animali da "sgraditi ospiti" aveva scelto per una sua campagna pubblicitaria.
La prima foto venne scattata alcuni anni fa presso l'ambulatorio del Rizzo, ex-parassita tramontato e passato adesso a vegetariana vita.
Il manifesto infatti era affisso nella sala d'attesa dell'ambulatorio stesso e quell'immagine m'incuriosì, proprio in prospettiva della realizzazione di uno stemma del clan.
M'incuriosì perchè in quell'immagine erano condensati tutti i simboli del parassitismo vero e proprio, che sarebbero potuti diventare le sfaccetatture delle varie anime del clan.
Proviamo allora a dare una lettura di tutto.
In basso a sinistra le tre diverse tipologie di parassiti.
Le pulci, che rappresentano l'anima parassitaria più allegra e "salterina".
Le zanzare e i flebotomi, che rappresentano l'anima più intima e, perchè no, "pilologa".
Le zecche, che rappresentano invece l'anima più "testarda".
Al centro la colonnina di mercurio con la temperatura che, come sapete, influenza non poco le serate parassitarie. E a destra il "sole" che emblemizza lo splendore del clan.
La scritta superiore sta a significare che i Parassiti sono una vera e propria orda "invasiva e travolgente", dalla quale "si salvi chi può".
Parassiti, nome dissacrante e goliardico di un clan che "se ne frega" di tutte le "incertezze" della vita e che trasforma ogni momento con energica ironia in "attimo parassitario.
Lunga vita ai Parassiti.
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