domenica 11 novembre 2012

                     Storia - La magica nevicata del 2009




Il club dei Parassiti venne storicamente fondato il 13 febbraio del 2009. Seppur esistesse da oltre otto anni infatti, si fa risalire a quella data la nascita uffciale dell'associazione. Quella notte fu utilizzato per la prima volta il termine "Parassiti". Prima per scherzo, poi in maniera sempre più convincente.
Quella fu una giornata davvero particolare. Non solo perchè culminò nella storica cena che avviò il movimento, ma anche perchè la realizzazione della stessa restò in bilico fino all'ultimo momento.
Ma partiamo con ordine.
Il febbraio del 2009 fu un mese freddissimo. Degno dei peggiori giorni della merla.
La destinazione scelta, la cittadina di Santa Ninfa, sita nel cuore della valle del Belice a 475 metri sul livello del mare, da alcuni giorni era avvolta, come tutta la zona, in una densa coltre di freddo. Che prometteva anche delle improvvise nevicate.
Molti parassiti temevano che il ghiaccio avrebbe potuto coprire la strada tortuosa che conduceva alla meta. Le maggiori titubanze arrivavano dal Nigno (nella foto sotto con il colbacco grigio in testa), il quale sembrò voler rinunciare alla trasferta. Ma a quel tempo una cena senza Nigno, deus ex machina della prima aggregazione di parassiti già amici di Cuba, sarebbe equivalsa a un fallimento.
Lo si convinse, gettando sul tavolo tutti gli assi possibili. Rassicurandolo soprattutto sulla velocità da tenere sulla strada.

Si partì in dodici, più un elemento esterno che, invitato come ospite, non sarebbe mai stato ritenuto idoneo all'associazione.
Durante il tragitto il termometro dell'auto segnò costantemente la temperatura di 3 gradi centigradi. Ma, nonostante il manto stradale in effetti ghiacciato, tutto andò bene e anche il Nigno potè tirare un sospiro di sollievo.
Si sa, mangiare d'inverno, quando il freddo t'invita al calore della buona tavola, dà tutto un altro piacere.
La trattoria Colle Verde di Santa Ninfa, già sperimentata positivamente in cene preistoriche (da ora in poi chiamerò preistorico il periodo antecedente al 13 febbraio del 2009), forniva il massimo di quanto ogni parassita potesse chiedere. Ambiente raccolto, tavole in legno massiccio, allegria, simpatia da parte del gestore (Francesco, che divenne davvero un amico) e soprattutto una buona cucina.
Antipasti, busiate al ragù di maiale e grigliate di carne a volontà. A prezzi, tra l'altro, davvero stracciati.


La serata corse via allegra, tra vino e risate. Consigliandoci tutti a rendere definitivo l'impianto del club e scegliere come sede sociale prioprio la trattoria Colle Verde.
Venne anche inaugurata la foto di gruppo di fine cena, divenuta, da quel momento in poi, un vero rituale. Uno dei presenti ebbe quella sera a pronunciare una frase rimasta famosa - "Quando morirò voglio essere ricordato così" - Una di quelle frasi che ormai compongono l'epica dell'associazione.
Poi, mentre ci si apprestava a pagare fu proprio il gestore, Francesco, a richiamare la nostra attenzione sulla nevicata che era appena inziata a cadere.
Tra un amaro e un caffè ci precipitammo tutti fuori a goderci un momento, rimasto fino ad oggi, irripetuto e forse irripetibile.

Il club dei Parassiti era così ufficialmente nato "sottozero".
L'immagine di Tonigno, imbacuccato tra i fiocchi di neve, restò simbolo di quella nottata magica.

Nessun commento:

Posta un commento