Storia - Là, dove nacquero i Parassiti
Nonostante la peculiare tipologia mangereccia dei Parassiti li porti sempre a preferire ricche pietanze di carne, al sugo o alla brace, dobbiamo ricordare che il gruppo nacque e iniziò ad aggregarsi in locali famosi per la loro cucina a base di pesce.
I primi branchi di Parassiti, ancora brandello della defunta associazione amicizia Italia/Cuba, prediligevano il ristorante Mothia, sito alla periferia settentrionale della città, lungo la provinciale per Trapani.
Lì l'estroso chef Biagio preparava, per quel manipolo storico di avanguardisti, tutta una serie di prelibati antipasti. Dal fritto all'insalata di mare. Per poi lasciar scegliere primi piatti senza una sequenza ben definita.
Biagio, col suo modo naif di servire a tavola e preparare il menù, spesso allietava le serate con la propria presenza. Che lo portava anche a sedersi al tavolo degli ospiti. Una presenza assai gradita, in quanto la figura pittoresca del gestore ben si abbinava alla "vivacità" dei precursori.
A tirare le fila erano, a quei tempi, il leader indiscusso del clan, il Nigno Cubano (a destra nella foto) e il suo fido scudiero Petro (a sinistra). Il Nigno teneva i contatti con i ristoratori e, così come il ristorante Mothia, frequentatissimi erano altri due locali che, guarda un po', cucinavano il pesce anch'essi.
La trattoria "da Pino", vecchio ritrovo sportivo che ospitava i pranzi dello S.C.Marsala 1912 negli anni settanta, e la trattoria "al Bastione", sita proprio alle spalle del bastione saraceno, ultimo lembo della villa Cavallotti.
Memorabili le cene in entrambi i locali.
Da Pino, l'amico Nino, figlio del vecchio fondatore che aveva aperto e dato il nome tanti anni prima al ristorante, coadiuvato dal "Varesino", abile gestore della clientela, offriva all'orda affamata la propria specialità. Per la quale i Parassiti sceglievano il suo locale come meta.
Dopo un antipasto scelto al buffet infatti, gli spaghetti spezzati e immersi in un saporito brodo d'aragosta deviavano, in quelle sere, le fameliche brame carnereccie dei Parassiti. I quali sapevano bene che, dopo il primo piatto della pietanza, servito completo e corredato di polpa d'aragosta, il buon Nino portava a tavola la zuppiera da cui attingere a volontà.
Venivan fuori, da quella zuppiera, diverse porzioni. Almeno tre a testa. Sorseggiate e divorate nell'avida ricerca di altre parti del generoso crostaceo.
I Parassiti uscivan fuori dal locale con le pance praticamente "in esplosione". Come palloncini soffiati al massimo, le esponevano orgogliosi di essere tanto gonfi. Mentre si recavano a sorseggiare un necessario caffè nel bar sito a poche centinaia di metri da lì.
La trattoria "al Bastione" di Aldo purtroppo adesso non c'è più.
Là si svolsero le prime cene allargate a nuovi elementi.
Là mossero i loro primi passi parassitari l'Acito, u Longo, u Calabrise.
Il locale era preferito per l'ottimo cous-cous di pesce che, dopo ottimi antipasti, dal cabbuceddro fritto all'insalata di mare e ai filetti di sgombro, veniva servito "a volontà" sulla tavola imbandita.
Il locale era accogliente e, pur avendo a disposizione altri succulenti piatti a base di pesce, tra le sue mura i Parassiti non abbandonarono mai il ricco e condito cous-cous di Aldo.
Ci manca quel locale che ci faceva sentire a casa nostra.
E così, come avete letto, i Parassiti nacquero mangiando pesce. Ma la tradizione sarebbe ben presto stata abbandonata, virando a favore della carne.
Anche i Parassiti iniziarono presto ad evolversi.