News - Ottima cena da "Busith" per un Clan dimezzato
La Cena Rituale di Carnevale s'è consumata nella splendida cornice del ristorante Busith a Buseto Palizzolo. E ha riscontrato un grande successo, vista la prelibata bontà delle pietanze e la scelta della "scaletta" gastronomica decisa a suo tempo dal Comitato Direttivo.
L'unica nota dolente le presenze, che hanno praticamente dimezzato il conviviale: dodici su ventiquattro e nessun ospite.
Pur giustificando tutti, ma non assolvendo quasi nessuno, e portando l'esempio del "Siccagno", giunto alla cena con l'influenza addosso, ci preme sottolineare che l'organizzazione del Clan è ormai giunta a un bivio.
Come espresso nell'estemporaneo discorso del Presidente, che a breve potrete ascoltare in video, dalla prossima stagione le cose cambieranno. E l'impegno sarà richiesto a tutti i membri. Pur, e ci piace ribadirlo, non obbligando nessuno. Rispettando le scelte e i problemi di tutti.
Dopo l'esposizione della Mascotte e del Manifesto Parassitario, la serata è stata aperta, come ormai consuetudine assodata, dall'Inno Parassitario. Che va prendendo sempre più le sembianze di un vero e proprio, orecchiabilissimo successo.
L'allegria parte dalle note e dalle parole per diffondersi in tutto il locale, conquistando presenti e gestori.
Quindi il già citato discorso del Presidente su cui avremo modo di tornare con la pubblicazione del video.
Che, assieme ad altri, avrete anche modo di guardare sul nostro canale youtube.
La scelta azzeccata degli antipasti, ottimi e limitati solo a una "cinquina" di portate - fegatini d'agnello, trippa, caponata, pancetta e cipollina, funghi di "fella" al forno - accompagnati dall'ottima pizza a spicchi, specialità del locale, ha permesso una degustazione lenta e appropriata di tutto quanto.
Poi l'innovazione del primo piatto non "al sugo", ma consistente in busiate con filante scamorza affumicata, speck e carciofi: la scelta ha riscosso un successo degno della bontà del piatto.
In attesa delle ricche portate dei secondi piatti, ecco la tradizionale pausa sigaretta nell'aria frizzante della notte collinare di Buseto, dopo una giornata che continuava a odorare della pioggia caduta a sprazzi.
Chiacchiere, racconti, storie raccontate con tranquillità mentre i fumi si levavano alti.
Contemporaneamente si è provveduto ad affiggere lo stemma alla vetrata d'ingresso del locale, "parassitizzandolo" come ha ampiamente dimostrato di meritare. Per la squisita cucina e la simpatia dei gestori. Oltre che per l'ambiente davvero familiare e accogliente.
La "chiama" per l'arrivo dei secondi ha spezzato l'incantesimo notturno e ha riportato i Parassiti alla dura realtà: mangiare.
Ed ecco che ad allietare l'appetito dei partecipanti sono arrivati una mezza dozzina di stinchi di maiale che, come subito messo in risalto dal Longo, esperto cuoco del Clan, non erano i soliti "precotti", bensì originali, infornati dopo una leggera sbollentatura.
Il successo dello stinco è stato tale che, nonostante il ricco contorno di patate, ne è stata richiesta la preparazione di altri due. Mentre, nel frattempo, han fatto la propria apparizione sulla tavola due bei vassoi di agnello al forno. Eccezionale, come tutto il resto.
Inutile dire che a far da degno compagno alle vivande è stato l'ormai famoso "Scavacchio Nero", il "nero d'Avola" vino ufficiale del Clan per il 2014.
Vi assicuriamo che mai come in quest'occasione il soci hanno gustato le portate di carne, lodate ad alta voce e con convinzione continuata durante la cena.
Mentre scriviamo ci pare di sentirne ancora il profumo.
Poi l'emozione finale, con i cannoli apparsi sulla mensa come per magia. Prontamente disposti da Vincenzo, eccezionale conduttore della serata e gestore del locale.
Lo Scavacchio Nero e i cannoli hanno subito riacceso l'allegria, lievemente ammansita dalla digestione, e il Cerimoniere Volaoscar ha rispolverato la chitarra, in verità con le corde ancora calde, e ha rilanciato l'inno.
Le cui note sono, per la seconda volta nella serata, riecheggiate all'interno del locale.
Stavolta in maniera meno informale, ma sicuramente trascinante.
Si è quindi passati alla parte "più ufficiale" dell'evento: la consegna del gagliardetto.
Il Presidente, il Capostipite e il Vicepresidente, accompagnati dall'ottimo Team-Manager, il cui prezioso impegno ha consentito di organizzare la serata, hanno omaggiato Vincenzo e il suo Busith dell'emblema del Clan, da appendere alla parete del ristorante.
A chiudere l'evento, come sempre, la foto di gruppo che, seppur ridimensionata nel numero dei soggetti, fa sempre la sua "porca" figura. E scusate se è "porca"!