Cronaca - Celebrata la "Cena Rituale della Merla"
In una serata tipicamente invernale, a pochi giorni dalla "Merla" di fine gennaio, si è svolta ieri sera presso il ristorante "U Pittusu" di Ballata, frazione di Erice, la prima cena rituale dell'anno. Che, da ieri in poi, si chiamerà appunto "Cena Rituale della Merla". Proprio perché svolta sempre in prossimità del periodo più freddo dell'anno.
La pioggia ha accompagnato i Parassiti all'andata ma anche al ritorno.
Una pioggia copiosa, scrosciante, ininterrotta.
Ma, quasi a fare da contraltare alla rigidità del clima, è arrivato il calore di un locale davvero bello. Tipicamente collinare. Che ha accolto i partecipanti, ancor più riscaldato dalla simpatia di Peppe, titolare dello stesso.
L'evento nuovo, il più atteso, sicuramente il più entusiasmante e coinvolgente è stato l'introduzione dell'Inno, recentemente composto e musicato. Tutto il Clan, presente con 18 soci e un ospite, si è alzato in piedi e ha cantato all'unisono le parole mistiche del testo, in attesa che lo stesso riceva un titolo.
Ad accompagnare il tutto le note della chitarra di Volaoscar, magistrale esecutore della colonna sonora.
L'Inno è stato poi ripetuto diverse volte nel corso della serata; in una di queste addirittura al seguito di un improvvisato trenino che ha percorso le sale del locale con ebbrezza ed allegria.
La serata comunque ha avuto inizio subito dopo, con la "prima volta" del novello vino parassitario, lo "Scavacchio Nero", che è già un emblema delle tavole mangerecce.
Al fianco delle bottiglie, la mitica mascotte ha iniziato le proprie danze e ha dato il via alla cena.
Antipasti svariati, trippa, fegatini, le immancabili bruschette, polpettine di carne, formaggi e ricotta, oltre a tanto altro.
La cena, imperniata sul cinghiale, ha subito arricchito il proprio palinsesto con le busiate al ragù, proprio del selvatico e zannuto suino.
Una ricetta squisita, davvero particolare. Con sugo e pasta ben amalgamate.
Poi la grigliata.
Cinghiale, cinghiale e cinghiale. Sotto forma di costolette, stinco e quant'altro.
E per finire una bella portata di costolette d'agnello: così, tanto per dare una "sterzata" al sapore.
Da evidenziare il gran consumo dello "Scavacchio Nero": ben otto bottiglie sono state stappate con successo, mentre una è stata regalata al titolare del locale. Che l'ha esposta sulla mensola centrale. Così com il gagliardetto, subito appeso dietro la cassa, pochi minuti dopo l'omaggio.
Dopo una simpatica "riunione nella sala centrale del locale si è passati alla tradizionale foto di gruppo, visibile all'inizio dell'articolo.
Da celebrare la soddisfazione data e ricevuta dall'ospite, Alessandro, che ha fatto veramente onore alla tavolata e al Clan.
L'evento sarà recensito, come al solito, su TripAdvisor. Lodando il locale per quanto di buono offertoci.
Non ultima la saletta riservata e sopraelevata nella quale è stato organizzato l'evento, che ha visto, per la prima volta in maniera completa, una comunione d'opere e d'intenti dei diversi ruoli del Clan.
Complimenti a tutti.
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