Cronaca - Grande serata ieri al Colle Verde
Entusiasmante ed effervescente più di altre, allegra e divertente come le altre, la cena del Colle Verde, quella del ritorno alle origini,si consegna alla storia del Clan dei Parassiti.
In un'atmosfera diversa, meteorologicamente parlando, "dall'ultima volta" a Santa Ninfa, vista la temperatura mite che ha sin dall'inzio fatto da contrasto con il"sottozero" della leggendaria nevicata del 13 febbraio 2009, quindici Parassiti e un ospite non hanno badato alla pancia.
Riempiendola come da copione.
Graditissima e spontanea la presenza di Mauro, ospite catanese dell'evento, che ha indossato degnamente la maglietta rossa di circostanza.
La truppa è arrivata a destinazione attorno alle 21,20.
Il locale, rispetto a quando aveva ospitato per l'ultima volta i Parassiti, oltre ad aver cambiato gestione, si è anche rifatto il look.
Le pareti, un tempo di colore chiaro, sono state quasi completamente ridipinte in un caloroso rosso pompeiano. Capace di diffondere una luce che avvolge l'ambiente, rendendolo accattivante.
La struttura è invece rimasta integra, mentre nell'arco che separa la sala ristorazione dalla sala d'ingresso, è stata montata una vetrata. Che poco incide sul tutto, essendo più fuznionale che d'arredo.
I Parassiti hanno trovato una tavola ben apparecchiata, "pronta per l'uso", mentre alle loro spalle un'altra bella compagnia festeggiava la rimpatriata scolastica di una classe di oltre trent'anni addietro. Tra l'altro a tener banco tra le fila di quest'ultima c'era una delle due proprietarie del locale, la simpaticissima signora Pina.
A servire le portate tre ragazzi davvero all'altezza: Gioacchino, Rosa e Luana. Che si sono subito calati nel clima goliardico della serata, sposando a pieno la fiolosofia dissacrante dei Parassiti.
La cena ha avuto inizio con un ricco antipasto, servito singolarmente. Arancinette di riso e spinaci, affettati, formaggi vari, olive e caponata. E poi quella pizza-pane tagliata a spicchi e guarnita con una bruschetta di matarocco degna di tal nome.
Quindi la busiata al ragù di maiale.
Prima un piatto abbondante a testa. E poi, quando sembrava che ormai fosse fatta, ecco arrivare quattro "spillonghe residue". Stracolme e fumanti.
Diciamo la verità: forse per la prima volta l'abbondanza straripante delle busiate ha messo davvero in difficoltà i Parassiti. Che mai erano rimasti indietro e sopraffatti dalle pietanze.
La pausa è intervenuta provvidenziale a salvare l'ansia di prestazione gastronomica di tutti i membri del Clan.
E quindi tutti fuori a fumare, nell'aria tiepida della notte belicina.
Poi la grigliata: agnellone, salsiccia e bistecca di vitello. Con un piacevole contorno di patate al forno.
Una grigliata che ha riscattato l'onore dei Parassiti.
Quindi, prima del dessert ecco la rituale consegna del gagliardetto.
Visto che la proprietaria ieri sera si è goduta una bella serata con gli amici, il Presidente e il Vice-Presidente hanno preferito consegnare il nostro simbolo alle ragazze, Rosa e Luana. Degne rappresentanti della laboriosità e della squisita accoglienza del Colle Verde.
Il gagliardetto è stato subito appeso a una parete del locale, posizionato proprio dietro l'angolo della cassa.
Le fragole immerse in un saporito sorbetto di limone hanno chiuso la cena.
Quindi la tradizionale foto di rito (in testa all'articolo), che dopo alcune titubanze sulla scelta della scena, è stata scattata fuori, davanti la porta d'ingresso della trattoria. Come avvenne durante quella famosa nevicata del 2009.
A proposito della foto: non era mai accaduto che, prima della foto di gruppo del Clan, ne fosse stata scattata una a un altro gruppo. Quello dei compagni di scuola che hanno, assieme a noi, rallegrato la serata.
Una storica coincidenza anche questa, che ha reso ancor più unico il conviviale diventato comune ad entrambi.
Dopo il ritorno della mascotte nella custodia, nella piccola e tradizionale cerimonia svoltasi sotto lo sguardo vigile del Presidente e del Parassita Cerimoniere, i Parassiti si son goduti una ventina di minuti di relax. Tranquillamente stravaccati contro i muri rossi del locale.
Ciò non ha fatto altro che evidenziare, semmai ce ne fosse stato bisogno, la reciproca collaborazione e soddisfazione. E il feeling creatosi tra il Clan e i gestori della trattoria
Con la speranza di tornare presto, a tutta l'equipe del Cole Verde vanno i nostri più sinceri ringraziamenti.
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