News - Grande serata all'insegna dell'amicizia e della goliardia
Ieri sera, presso il civettuolo baglio Duca di Castelmonte, sito all'altezza di Xitta a Trapani, si è svolta la cena degli auguri organizzata dalla Tavola di Marsala dei Fratelli della Costa.
Il Clan dei Parassiti è stato invitato ufficialmente ed è stato degnamente rappresentato dal Presidente e dal Vicepresidente, accompagnati, per l'occasione, dalle rispettive signore.
A fare da trait d'union fra le due associazioni, il Gran Cerimoniere del Clan dei Parassiti, Volaoscar, nonché Scrivano dei Fratelli della Costa, con il nome di Colibrì.
Al fianco dell'inossidabile, favoloso papà Carlo, Luogotenente dell'Associazione Marinara.
La cena, offerta agli ospiti dagli organizzatori, è stata preceduta proprio dall'introduzione di Carlo che ha tracciato il cerimoniale, incentrato sul "battesimo" di un nuovo socio. Nel corso del discorso d'apertura il Luogotenente ha presentato il Clan dei Parassiti e ha invitato il Presidente "U Foddre" a illustrare brevemente le origini, la storia e le attività del Clan.
Dal discorso è emersa chiaramente l'identità di vedute tra i gruppi che, nonostante le origini diverse e l'asimmetria temporale delle stesse (la nascita dei Fratelli della Costa, organizzazione sviluppatasi a livello internazionale, si fa risalire agli anni cinquanta), hanno scoperto di basare le proprie attività sulla goliardia e sulla ricerca del buon cibo.
Quindi lo scambio dei gagliardetti (vedi foto d'apertura) e il battesimo del nuovo socio che, da Aspirante, è diventato finalmente Fratello.
Un battesimo in pieno stile marinarcavalleresco, con tanto di cappa e spada.
Una cena piacevole, ben organizzata e soprattutto "allietata" dalle orze, i brindisi "gridati" in lingua spagnola. Al primo dei quali, plebiscitario, hanno fatto seguito quelli levati al cielo in parti distinte della tavola.
Dopo la cena, si sono alzati i cori e i canti, a suon di fisarmonica e chitarra, con il nostro Volaoscar alias Colibrì a dettar musica e con il Fratello della Costa Tommaso ad ammaliarci con la propria fisarmonica.
Finale davvero suggestivo ed entusiasmante, sotto il segno degli inni.
Prima quello della Tavola dei Fratelli della Costa "Orza, orza": bellissimo, orecchiabile, melodioso e, allo stesso tempo, travolgente. Cantato a squarciagola da tutta la compagnia.
Poi il "Va pensiero", dal Nabucco di Verdi, cantato su tutte le Tavole del mondo occupate dai Fratelli della Costa. E poi l'inno dei Parassiti, cantato a tre voci dal Foddre, da Poldosbaffini e da Volaoscar, accompagnato superbamente dall'indomabile chitarra di quest'ultimo.
Per chiudere i Fratelli hanno offerto a tutte le signore un gentile pensiero ricordo, mentre il nostro Clan ha ricevuto in dono il gagliardetto e il registro di bordo dei Fratelli della Costa, con i nomi di tutti gli associati delle varie Tavole d'Italia, la storia e il regolamento dell'associazione.